Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato una stima del mercato dei Rimorchi e dei Semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t che, per il mese di gennaio 2019, si mantiene stagnante dopo la contrazione del mercato registrata negli ultimi mesi del 2018, con una perdita dello 0,1% nel gennaio 2019 sullo stesso mese del 2018 (1.367 unità immatricolate contro 1.368).
“Non si tratta evidentemente - commenta Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, l’Associazione delle Case estere - di un dato preoccupante in sé, ma bisogna considerare che arriva alla fine di un 2018 nel quale ben nove mesi su dodici hanno registrato esiti costantemente negativi rispetto all’anno precedente, con un saldo finale di -3,8% del 2018 sul 2017”.
“Alla luce del trend del mercato complessivo dei veicoli rimorchiati - continua Mantella - poiché le informazioni che ci arrivano dagli enti che elaborano le domande di finanziamento a valere sui fondi per gli investimenti ci dicono che le richieste superano l’ammontare disponibile, vuol dire che reggono le categorie finanziate, cioè quelle allestite per i trasporti intermodali, mentre le altre tipologie di prodotto sono in crisi.
La parte di fondi per l’autotrasporto che viene destinata all’acquisto di veicoli rimorchiati a legislazione vigente ha come fine quello di avviare il sistema logistico italiano verso una maggiore sostenibilità ambientale, e quindi spostare traffico dalla strada alla rotaia. Ma questo non risolve il problema della sostenibilità complessiva del trasporto merci domestico. Solo il trasporto internazionale viene, infatti, effettuato con sistemi intermodali, mentre quello interno viaggia quasi esclusivamente su strada. L’assenza di sostegno al rinnovo del parco consente la circolazione di veicoli rimorchiati obsoleti, rinunciando in questo modo ad incentivare la sicurezza proprio sulle strade di casa”.
“Se gli strumenti oggi disponibili - conclude Mantella - non sono in grado di stimolare il rinnovo del parco dei veicoli rimorchiati destinati al trasporto interno, è necessario che si individuino altri strumenti di sostegno, prima che le nostre strade siano invase da veicoli rimorchiati sempre meno sicuri, magari usati importati dall’estero senza alcun vincolo o controllo”.
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