Ieri sera, con un preavviso di poche ore, la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato un’ordinanza che dispone da stamane il blocco della circolazione a tutti gli autoveicoli diesel, compresi gli Euro 6 di ultima generazione: una estensione senza precedenti e senza alcuna influenza sulla qualità dell’aria in città, poiché queste motorizzazioni - che rappresentano solo l’8% del totale dei veicoli circolanti a Roma – hanno emissioni di particolato e ossidi di azoto prossime allo zero.
L’impatto ambientale di tale provvedimento sarà quindi assolutamente irrisorio, specie considerando che potranno liberamente circolare autoveicoli a benzina Euro 3, con oltre 19 anni di vita e con il doppio di emissioni di ossidi di azoto rispetto ai diesel Euro 6, nonché ciclomotori estremamente vetusti ed inquinanti, per tacere di mezzi pubblici che hanno oltre 15 anni di vita e sono autentiche “bombe ecologiche”.
Le Case automobilistiche estere, rappresentate da UNRAE, esprimono il loro totale disappunto rispetto a questa iniziativa estemporanea e priva di ogni logica: un provvedimento ideologico e di bandiera, il cui unico effetto è quello di penalizzare i tanti cittadini e pendolari dell’area metropolitana, costretti ad utilizzare la vettura privata a causa di una rete di trasporti pubblici gravemente carente, inefficiente, e priva di aree di scambio adeguate.
Ben altre sono le misure da porre in essere per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città, anche volendo limitarsi all’ambito della mobilità che pure non è l’unica interessata: dallo svecchiamento di un parco circolante vetusto e insicuro con idonei incentivi al potenziamento e rinnovamento del trasporto pubblico locale, dall’agevolazione dell’intermodalità sino alla manutenzione e al lavaggio delle strade per la riduzione delle polveri, come avviene in altre metropoli europee.
È ormai assolutamente irrinunciabile e indifferibile l'istituzione di un tavolo permanente per il coordinamento nazionale delle politiche ambientali intraprese a livello locale, ormai in un regime di imbarazzante confusione, per porre finalmente in essere provvedimenti razionali, omogenei e con solide basi scientifiche, che tengano conto delle emissioni reali nel rispetto del sacrosanto principio di neutralità tecnologica.
L'UNRAE invita pertanto il Comune di Roma a rivedere immediatamente le norme approvate, rinnovando per l’ennesima volta la più completa disponibilità ad un confronto serio e concreto con le istituzioni, nella convinzione che solo un dibattito approfondito e competente sulle tematiche della mobilità possa realmente garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei provvedimenti.
Roma, 14 gennaio 2020