Con la scadenza imminente del Superammortamento urge l'esigenza di rendere la norma strutturale per accelerare lo svecchiamento del parco
Superato il passaggio alle nuove norme europee di omologazione e immatricolazione (WLTP), a ottobre aumentano a 17.577 unità le immatricolazioni di veicoli commerciali, con un +3,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A falsare il confronto è tuttavia il pessimo risultato dei veicoli da lavoro a ottobre 2018, quando crollarono del 18%.
Secondo le stime diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, nei primi dieci mesi sono in aumento le vendite di autocarri con ptt fino a 3,5t, con un trend in leggera decelerazione: nel cumulato annuo cresce infatti la domanda a 152.486 unità a fronte delle 142.849 del periodo gennaio-ottobre 2018, con una crescita del 6,7%.
“Per l’intero 2019 – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – il nostro Centro Studi e Statistiche stima che il mercato dei veicoli commerciali chiuda in rialzo di circa l’8%, dopo la diminuzione del 6,4% nel 2018”.
“Con l’occasionale sostegno dal Superammortamento – continua Crisci – la domanda continua a oscillare da alcuni anni su volumi decisamente inferiori ai livelli pre-crisi, e soprattutto insufficienti ad assicurare un adeguato rinnovo del parco circolante, per quasi la metà obsoleto e pericoloso sia per la salute sia per l’ambiente”.
“Con l’approssimarsi di fine anno – conclude il Presidente – l’UNRAE torna a chiedere di rendere strutturale la misura, che, in un quadro normativo più certo, favorirebbe un pianificato e accelerato svecchiamento del parco di veicoli commerciali”.
Da un’analisi del dettaglio della struttura del mercato di gennaio-settembre 2019 (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), con un mercato in crescita del 6,9% a 134.653 unità contro 125.936 dei nove mesi 2018, emerge la prosecuzione del segno più per tutti i canali di vendita. Gli acquisti dei privati, con volumi in crescita del 5,0% a 28.402 unità, vedono comunque la loro quota in diminuzione di 0,4 punti al 21,1%. Ottimo il risultato del noleggio che sfiora la crescita a doppia cifra (+9,6%) grazie alle 41.767 unità in rappresentanza di quasi un terzo delle vendite. Forte la spinta del breve termine che cresce del 38,4% con un aumento di quota di 1,2 p.p. a 5,2% di quota, a fronte di un incremento del 3,2% del lungo termine che registra 31.336 immatricolazioni. Positiva anche la performance delle società (+6,1%) che, con 64.484 unità, registrano un andamento dinamico anche nei nove mesi 2019 e rappresentano il 47,9% delle immatricolazioni totali.
Sul fronte delle motorizzazioni, da sottolineare la crescita a tripla cifra del benzina che archivia 6.690 vendite e raggiunge il 5% di rappresentatività. Ottimo anche il risultato delle elettriche che raddoppiano i volumi da 415 a 845 unità (+103,6%) con una penetrazione di mercato che passa dallo 0,3% allo 0,6%. Moderato aumento anche per il diesel (+2,2%) all’88,5% di quota, dal 92,6% dello stesso periodo dello scorso anno. Aumento anche per il metano (+49,1%) e per il Gpl (+24,5%). Solo l’ibrido nei primi nove mesi del 2019 registra una flessione, perdendo il 43,2% dei volumi con 220 unità allo 0,2% di quota.
Sebbene in leggera decelerazione rispetto al cumulato dei primi 8 mesi, nel gennaio-ottobre 2019 si registra ancora un incremento delle emissioni medie di CO2, (+1,9%) da 156,4 g/km a 159,3 g/km.
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