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Così come settembre, che aveva registrato una flessione di circa il 22% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, anche a ottobre il mercato dei veicoli commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5t) chiude con un calo a doppia cifra.
Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, le immatricolazioni di veicoli commerciali nel mese di ottobre sono state 17.313, segnando un calo del 15,8% rispetto alle 20.569 unità di ottobre 2017. I primi 10 mesi, quindi, archiviano 143.406 veicoli commerciali, segnando una flessione del 4,9% rispetto alle 150.720 immatricolazioni del periodo gennaio-ottobre 2017.
“Alla luce dell’ulteriore peggioramento che si è registrato nel mercato dopo l’estate –commenta Michele Crisci, Presidente UNRAE - accompagnato da un quadro macroeconomico di decelerazione, viene rivista al ribasso la previsione per l’anno in corso, stimato chiudere a 185.000 immatricolazioni, il 4,8% e oltre 9.000 unità in meno delle 194.267 con cui si è chiuso il 2017”.
Secondo le più recenti stime elaborate dal Centro Studi e Statistiche UNRAE il parco circolante dei veicoli commerciali al 30 giugno contava 3.795.000 unità circolanti, con una quota di veicoli ancora rispondenti alle Direttive di emissione ante Euro 4 pari al 52,3%, quindi con più di 12 anni di anzianità.
“Non è accettabile – prosegue Crisci - che oltre la metà del parco circolante dei veicoli commerciali che circola sulle nostre strade abbia oltre 12 anni di età. La decisione di prendere iniziative immediate e concrete per il rinnovo del parco non è più procrastinabile. Si tratta di veicoli da lavoro che quotidianamente trasportano merci, per le quali è necessario anche procedere con la creazione di infrastrutture che permettano di supportare questo processo di svecchiamento e la diffusione delle nuove tecnologie”.
Analizzando la struttura dei primi 9 mesi del 2018 (ancora leggermente provvisori ma che andranno a consolidarsi nei prossimi due mesi, considerati i ritardi di immatricolazione), quando il mercato degli autocarri subiva una flessione del 3,3%, da segnalare che l’unico canale a mantenere un saldo positivo rispetto al periodo gennaio-settembre 2017 è quello del noleggio che registra un +4,0% (con 38.069 immatricolazioni e una quota del 30,3%), grazie al +10,1% del breve termine e al +3,2% del lungo termine. In calo gli acquisti delle famiglie che nei primi tre trimestri archiviano un -7,5%, perdendo 1 punto percentuale di rappresentatività (ora al 21,5% di quota), e 27.032 unità contro le 29.231 dello stesso mese dello scorso anno. In calo anche le società, che rappresentano quasi la metà delle vendite dell’intero comparto (48,3% di quota di mercato) e perdono il 5,6% delle vendite in un anno, registrando 60.722 immatricolazioni (64.309 del gennaio-settembre 2017). Nel dettaglio, da segnalare il -19,0% delle autoimmatricolazioni e il -3,4% delle altre società, che in quota rappresentano rispettivamente il 5,7% e il 42,5%.
Dall’analisi per alimentazione, infine, si conferma il trend in flessione del diesel, che a ottobre segna un -4,2% con 116.535 immatricolazioni e perde quasi 1 punto percentuale rispetto allo scorso anno, attestandosi ora sul 92,6%. Incremento a doppia cifra per il metano (+13,3%) e per le ibride (+19,4%) che rappresentano rispettivamente il 2,5% e lo 0,3%. Guadagna 0,2 p.p. la benzina che chiude con un +8,4% e una quota del 2,3%.
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