2013 stimato in flessione del 10% a circa 105.000 unità Nonostante le positive attese sulle iniziative del nuovo Governo, il mercato dei veicoli commerciali, che tradizionalmente risulta essere uno dei primi sensori dell’andamento dell’economia e dell’inversione di ciclo, sulla base dei dati attuali, conferma uno scenario negativo.
Secondo le stime elaborate e diffuse oggi dal Centro Studi dell’UNRAE – l’Associazione delle Case automobilistiche estere – infatti, gli autocarri con peso totale a terra fino a 3,5 t hanno registrato in aprile la loro 20^ flessione consecutiva. Le 8.149 immatricolazioni hanno segnato un calo rispetto all’aprile 2012 del 21,6%, con un volume che non si è mai registrato da quando sono disponibili dati ufficiali, cioè il lontano 1990. Nel complesso il 1° quadrimestre si priva di ¼ delle vendite con 32.685 veicoli immatricolati (-25%) e una perdita di circa 11.000 unità rispetto ai livelli già compressi dello scorso anno.
“Il comparto dei veicoli commerciali – afferma Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE –risente della pressione fiscale sulle imprese e del calo dei consumi, che influenzano direttamente le esigenze distributive delle merci. La domanda ha ormai già cumulato nei quattro mesi una flessione non recuperabile che ci porta a stimare per la fine dell’anno un calo del 10% a circa 105.000 unità. Tuttavia, se come annunciato dal Governo verranno messe in campo le azioni dichiarate – conclude Nordio - in particolare la sospensione dell’IMU su capannoni e fabbricati ed il congelamento dell’IVA, potremmo verificare nei prossimi mesi l’auspicata inversione di tendenza del settore”.
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