Nei 9 mesi resta un calo di quasi il 30%. Probabile un 2020 con almeno 1/4 dei volumi persi, in linea con le stime ACEA di giugno.
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Si arresta il calo del mercato dell’auto in Europa, che dopo 8 mesi di contrazioni consecutive – con crolli drammatici nel periodo dei lockdown - registra nel mese di settembre un leggero segno positivo (+1,1%), il primo dall’inizio dell’anno.
I dati diffusi oggi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, indicano 1.300.048 immatricolazioni di autovetture nell’area EU+EFTA+UK, appena 14.500 unità in più delle 1.285.545 del settembre 2019. Nei primi 9 mesi la flessione rimane pesante e pari al 29,3% con 8.567.920 vetture immatricolate rispetto alle 12.117.401 del gennaio-settembre dello scorso anno.
L’arresto dell’emorragia nel mese appena trascorso deriva da andamenti differenziati fra i 5 Major Markets: l’Italia segna il risultato migliore con un incremento del 9,5%, segue a poca distanza la crescita della Germania (+8,4%), flessioni contenute interessano la Francia (-3,0%) e il Regno Unito (-4,4%), mentre una nuova riduzione a doppia cifra coinvolge la Spagna (-13,5%). Nei primi 9 mesi, invece, l’Italia consuntiva un calo del 34% circa, in linea con la Gran Bretagna e un po' migliore della Spagna, ma decisamente peggiore di Francia e Germania. Andamenti disomogenei caratterizzano poi tutti i Paesi monitorati da ACEA.
“In assenza di sviluppi particolarmente negativi dovuti al peggioramento della situazione epidemiologica – afferma Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – a fine anno il mercato europeo non si dovrebbe allontanare troppo dalle stime formulate a fine giugno dall’ACEA, che prevedevano la perdita di almeno 1/4 dei volumi.”
“Il risultato dell’Italia – prosegue il Direttore Generale – è il frutto momentaneo del sostegno degli incentivi governativi, che in un momento di crisi straordinaria hanno stimolato la clientela, soprattutto quella privata, a sostituire la propria vecchia vettura. Il dato delle nuove immatricolazioni va visto anche alla luce del numero di rottamazioni registrate nel mese di settembre che, con una crescita del 47,4% secondo i dati ACI, hanno trainato il totale delle radiazioni, determinando un tasso di sostituzione superiore ad 1 e quindi una leggera riduzione del parco circolante per la prima volta dopo tanto tempo.”
“Questa pur lenta ripartenza nel rinnovo del parco circolante – conclude Cardinali - porterà un significativo beneficio sulla sicurezza stradale e sulla riduzione delle emissioni ambientali, oltre ad un positivo ritorno sull’investimento pubblico. La decisione di non rifinanziare i fondi degli incentivi per l’ultima parte dell’anno in corso, presa in sede di conversione in Legge del “Decreto Agosto”, andrà a vanificare i risultati tangibili già ottenuti, nonché ad esaurire il contributo italiano alla ripresa europea.”
Francia – Settembre a -3,0% ma continuano a calare le emissioni di CO2: 96,4g/km
Dopo il +3,9% di luglio e il -19,8% di agosto, il mese di settembre registra un -3,0% con 168.289 immatricolazioni contro le 173.443 di settembre 2019, che portano il cumulato dei primi 9 mesi 2020 a 1.166.698 vendite, il 28,9% in meno rispetto alle 1.641.367 del periodo gennaio-settembre 2019. Sul fronte del sostegno alle vendite, gli incentivi alla rottamazione del piano francese di rilancio – che finanziavano anche le auto benzina sino a 120 g/km e cumulabili, solo per BEV e PHEV, con il bonus all’acquisto di auto nuove – si sono esauriti a fine luglio. Tuttavia, con effetto dal 3 agosto, il governo francese ha rinnovato l’incentivo con importi dimezzati. Restano ancora fondi per il bonus di acquisto di BEV/PHEV (che nei 9 mesi si attestano rispettivamente al 6% e al 3,5% dall’1,9% e lo 0,7% dello scoso anno) senza obbligo di rottamazione. Il motore a benzina nei 9 mesi si è portato al 49,1% di rappresentatività e il diesel al 31% di quota. Continua anche il calo delle emissioni di CO2, che a settembre si attesta sui 96,4 g/km da 109,6 g/km dello stesso mese dello scorso anno.
Germania – Segno più a settembre (+8,4%) ma nei 9 mesi si contano ancora i danni (-25,5%)
Il mercato dell’auto tedesco a settembre, grazie alle 265.227 immatricolazioni di auto nuove, registra un aumento dei volumi di vendita dell’8,4% rispetto a settembre 2019, quando si archiviarono 244.622 unità. Il cumulato conta tuttavia ancora un calo del 25,5% con 2.041.831 immatricolazioni, mantenendo ancora i volumi del mercato ai livelli più bassi dalla riunificazione, con una perdita di 700.000 vendite rispetto a gennaio-settembre 2019, ormai impossibili da recuperare entro la fine dell’anno. Nel terzo trimestre è stato il canale dei privati a mostrarsi molto più incline agli acquisti rispetto alle persone giuridiche, totalizzando nei nove mesi 746.000 unità, in calo del 23% rispetto allo scoro anno, e un +18% a settembre. Flessione del 6% a settembre del mercato delle auto diesel, che nei nove mesi contano 610.000 unità e una quota che scende al 30% dal 32% dello scorso anno. Significativi si presentano, invece, i tassi di crescita delle vendite di autovetture con sistemi di propulsione alternativa: +260% per i veicoli elettrici (21.188 unità) e +463% per le vetture ibride plug-in (20.127 immatricolazioni).
Spagna – Nove mesi a -38,3% e una previsione che con il Plan Renove il 2020 chiuda a -35%
Dopo il +1,1% di luglio e il -10% di agosto, settembre fa registrare di nuovo un segno meno a doppia cifra: -13,5% e 70.729 unità (contro le 81.746 di settembre 2019) che portano il cumulato dei primi 9 mesi a 595.435 autovetture, in calo del 38,3% rispetto alle 965.286 di gennaio-settembre 2019. Secondo le previsioni di alcune Associazioni, il mercato auto spagnolo nel 2020 chiuderà con una flessione del 35%, grazie al sostegno che il “Plan Renove” - che ancora può contare su dei fondi - può apportare in questo ultimo quadrimestre. Dall’analisi per canale si evince che i privati registrano migliori performance rispetto al mercato sia nel mese (-11%) che nel cumulato (-32%). Pessima performance, invece, per il noleggio, in forte calo sia a settembre (-32%) che nel cumulato (-62%). Le società, infine, sono in linea a settembre con il calo del mercato (-14%) ma fanno meglio nel cumulato (-33%). Calano le emissioni di CO2, a 109,0 g/km contro i 119,5 g/km di settembre 2019. Da sottolineare, infine, l’aumento di quote di mercato di BEV (da 0,8% a 1,7%) e PHEV (da 0,5 a 1,9%).
Regno Unito – 328.041 auto nuove (-4,4%): il volume più basso per settembre dal 1999
Secondo i dati riportati dalla SMMT, settembre 2020 ha registrato un calo del 4,4%, con 328.041 immatricolazioni di auto nuove a fronte delle 343.255 di settembre 2019. Questo risultato fa rilevare per il mese il più debole settembre dal 1999, con un calo di circa il 16% rispetto alla media degli ultimi 10 anni (390.000 unità). Ancora forte contrazione per il cumulato con i primi nove mesi che perdono 1/3 delle vendite e chiudono a 1.243.656 immatricolazioni, -33,2% sui 9 mesi 2019 quando si immatricolarono 1.862.271 autovetture nuove, livelli già bassi, come anche il 2018, per le questioni legate al WLTP. Le immatricolazioni a privati nei 9 mesi sono 595.717 e, perdendo meno del mercato (-28,9%), guadagnano 1,6 p.p. attestandosi al 47,9% di quota. Metà delle vendite è rappresentata dalle immatricolazioni a flotte (50,1%) che, tuttavia, nei 9 mesi perdono il 36,2% di volumi. E’ di appena il 2% la rappresentatività delle società che registrano un calo del 46,8%. Sul fronte delle alimentazioni, nel periodo gennaio-settembre registrano il segno meno solo diesel (-56,3% al 16,8% di quota) e benzina (-40,2% al 57,9% di quota). Forti incrementi si evidenziano, invece, per BEV (+165,4% al 5,4% di quota), PHEV (+83,7% al 3,4% di quota), HEV(+8,1% al 6,8% di quota), MHEV diesel (+104,1%) e MHEV benzina (+142,8%).
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