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In fase di lento recupero dopo l’introduzione del WLTP, il mercato delle autovetture nel mese di novembre conferma il trend di flessione, segnando un nuovo calo del 6,3% con 146.991 immatricolazioni rispetto alle 156.886 del novembre 2017. Gli 11 mesi dell’anno raggiungono le 1.785.722 unità, in riduzione del 3,5% verso le 1.849.656 auto vendute nel gennaio-novembre di un anno fa. Gli effetti dell’introduzione delle nuove norme di omologazione hanno pesato fortemente, oltre che su settembre, anche sui risultati di ottobre e novembre, archiviando un dato peggiore delle attese. Ciò determinerà una chiusura 2018 in ulteriore ribasso rispetto alle ultime stime di flessione, con 1.910.000 vetture complessivamente immatricolate (-3,1% verso il 2017).
Drastica flessione del diesel nel mese di novembre (-25,6%) la cui criminalizzazione da parte di molte amministrazioni locali ha determinato incertezza nella clientela, causando contrazioni importanti delle vendite.
“Con la stagione autunnale, in assenza di altri provvedimenti più strategici, è tornata di moda la programmazione delle domeniche ecologiche – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – e la città di Roma ieri ha vissuto il suo secondo blocco della circolazione che ha coinvolto anche i più moderni diesel Euro 6, mentre ha consentito la libera circolazione in deroga di veicoli con oltre 20 anni di età”.
“L’UNRAE ribadisce il proprio disappunto per un provvedimento che se avesse come finalità primaria l’impatto ambientale in ambito urbano, non interverrebbe con provvedimenti volti a bloccare i diesel di ultima generazione e ciò è dimostrato dall’andamento della CO2 nelle principali città del nostro Paese che da un anno all’altro ha visto incrementi progressivi”.
La riduzione delle vendite di vetture diesel sta incidendo sull’aumento della CO2 e gli ultimi dati di novembre evidenziano come le emissioni medie ponderate di CO2 in Italia siano cresciute del 3,9% raggiungendo i 117,0 g/km. In particolare, nella città di Roma sono aumentate del 3,4% raggiungendo i 113,8 g/km (+3,7 g per chilometro). Forte incremento a Palermo +5,4% (+5,9 g/km), Firenze +5,6% (+ 6,4 g/km), Milano +5,7% (+6,5 g/km) e Napoli dove la CO2 è aumentata addirittura del 7,7%, con un incremento di 8,4 grammi per chilometro. Il dato sta progressivamente peggiorando ed i primi 11 mesi, infatti, presentano una situazione più attenuata: nel totale Italia il mese di novembre presenta un incremento del biossido di carbonio del 3,9%, a fronte di +0,4% dei livelli del gennaio-novembre.
Come anticipato, sul fronte delle motorizzazioni il mese è stato contrassegnato da un fortissimo calo del diesel che perde oltre 1/4 dei suoi volumi e, cedendo 11,4 punti di quota, si ferma nel mese al 45,1% del totale mercato, a causa di una riduzione delle vendite generalizzata in tutti i canali: privati, noleggio e società. Nel cumulato la flessione delle auto diesel vendute è dell’11,9%, con una quota al 51,8% (-4,9 p.p.).
In contrapposizione, invece, novembre ha visto l’incremento del 26,7% delle vendite della benzina, che sale al 40,7% di quota, crescendo di oltre 10 punti (+5,8% negli 11 mesi, al 34,8% di rappresentatività). In aumento del 17% anche le immatricolazioni delle vetture ibride, al 5,4% di quota nel mese (+1,1 p.p.) e al 4,5% nel cumulato gennaio-novembre (+1,2 p.p. con un incremento dei volumi del 31,2%). In forte flessione in novembre il metano (-41%) che scende all’1,3% di quota (2% di rappresentatività negli 11 mesi, dove mantiene un’ottima crescita del 20,4%); in calo del 6,2% il Gpl che conferma la sua quota al 7,1% nel mese e al 6,5% nel cumulato. Continua l’incremento delle vendite di auto elettriche: +200% in novembre (+308 unità) grazie all’ottimo andamento in tutti i canali di vendita (+154,5% in gennaio-novembre), allo 0,3% di quota sia nel mese sia nel cumulato.
In novembre leggera crescita per gli acquisti dei privati, unico canale in territorio positivo (+4,4%), che si porta al 64,7% di quota sul totale (stabile al 56,4% nel cumulato). Forte flessione del noleggio che, con una contrazione dei volumi del 18,5%, scende al 17% di rappresentatività. Tali risultati sono dovuti sia alla performance del breve termine (-32,9%), sia al lungo termine (-18,2%). Le società perdono oltre 1/4 dei volumi, cedendo 4,6 punti di quota e fermandosi al 18,3%.
Si arresta la flessione delle city car che, in novembre, è l’unico segmento in crescita (+7,5%), al 18,3% di quota, mentre nel cumulato registra ancora un calo a due cifre. In territorio negativo nel mese tutti gli altri segmenti, con flessioni che raggiungono la doppia cifra per il D, E e l’alto di gamma. La flessione delle utilitarie (B), sostanzialmente allineata a quella del mercato totale, le conferma al 35% di quota.
Andamenti di flessione hanno caratterizzato in novembre quasi tutte le carrozzerie, ad eccezione dei crossover (+14% in volume), che con i fuoristrada coprono oltre il 41% di mercato (+6 p.p.), tallonando le berline al 49,4% del totale ed in calo in volume del 7,7%. Tutte le altre carrozzerie evidenziano in novembre drastici cali a due cifre.
Dal punto di vista delle aree geografiche in novembre si contraggono le vendite al Nord e al Centro Italia, leggero calo anche per l’Area meridionale, mentre si confermano in territorio positivo le immatricolazioni nelle Isole.
In conclusione, anche il mercato delle autovetture usate ha registrato in novembre una flessione del 3,6% con 374.356 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome di un operatore in attesa della rivendita a cliente) rispetto alle 388.346 del novembre 2017. Gli 11 mesi archiviano una flessione allineata a quella del mercato del nuovo, pari a -3,1%, dovuta ai 4.088.999 trasferimenti di proprietà contro i 4.220.118 del gennaio-novembre di un anno fa.
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