Nonostante tre dei Major Markets in rallentamento - Germania (-2,6%), Francia (-2,9%) e UK (-0,3%) - l’Europa dei 28+EFTA registra in febbraio il 40° mese di crescita (su 42), ritornando ai livelli di febbraio 2008, prima della crisi.
Secondo i dati diffusi oggi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, il mercato dell’automobile in Europa registra, infatti, un incremento delle vendite di auto del 2,1% con 1.114.443 immatricolazioni contro 1.091.521 del febbraio 2016. Resta positiva la crescita per il primo bimestre 2017 che fa registrare 2.317.717 unità, il 6,1% in più rispetto ai 2.185.399 del gennaio-febbraio dello scorso anno.
Dei 5 Major Markets, in febbraio quindi, solo Italia (+6,2%) e Spagna (+0,2%) restano in territorio positivo, in particolare l’Italia ne approfitta per consolidare la seconda posizione in volumi di immatricolato dietro la Germania nel mese e nel bimestre.
“La flessione di alcuni mercati importanti - ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere - va interpretata: in Germania e in Italia aumenta il peso delle auto aziendali, per storicità in Germania e per effetto mix canali di vendita in Italia, dove il dato che chiede attenzione è la flessione dei privati nonostante, nei primi 2 mesi dell’anno, abbiano continuato a beneficiare delle poderose campagne promozionali delle Case con le proprie Reti.”
“Tutti i Paesi stanno lavorando con leve diverse sul rinnovo del Parco e anche l’Italia - che sta affrontando gli irrisolti problemi della mobilità individuale con i piani antismog che hanno ripreso corpo con una varietà di provvedimenti sulla circolazione, disomogenei e con una logica emergenziale - dovrebbe impostare un intervento strutturale e coordinato: l’UNRAE avverte il bisogno che si dia vita alla già proposta cabina di regia, coordinata dalla figura del Mobility Champion, in modo che questi sia promotore di una “nuova cultura della mobilità” e che possa assicurare anche il coordinamento e l’esecuzione armonizzata dei piani della mobilità definiti dalle Autonomie locali”.
Germania - Dopo i risultati a doppia cifra di gennaio, febbraio rallenta a -2,6%
All’ottima performance di gennaio 2017 (+10,5%), segue in Germania un febbraio in rallentamento, il primo da ottobre 2016. Le auto registrate, infatti, sono state 243.602, il 2,6% in meno rispetto alle 250.146 di febbraio 2016. Calo determinante quello delle persone giuridiche che, con il 67,3% di quota, perdono nel mese il 3,5%. A flettere, tuttavia, anche i privati, al 32,7% di quota, che perdono lo 0,9%. Oltre la metà del mercato di febbraio (53,7%) è rappresentata dalle vendite di auto a benzina, mentre registrano un calo a doppia cifra (-10,5%) quelle di veicoli diesel. Facendo archiviare alla Germania 485.001 unità, il 3,5% in più rispetto al primo bimestre 2016, il periodo gennaio-febbraio 2017 fa segnare comunque il miglior risultato dal 2000. Secondo le stime, il 2017 dovrebbe chiudersi a 3.390.000 unità (+1,1%).
Regno Unito - In attesa di marzo, a febbraio mercato stabile ma con il segno meno (-0,3%)
Stabili le vendite di auto nel Regno Unito (-0,3%), che hanno archiviato, nel mese che anticipa il cambio targa di marzo, 83.115 immatricolazioni, 280 in meno rispetto al 2016. Performance negativa per privati e società, che hanno chiuso rispettivamente con un -4,4% e -5,3%, perdendo 1,9 e 0,1 punti percentuali sullo scorso anno. A compensare parzialmente questi risultati, il noleggio che, con 45.699 unità, chiude con un +3,3% e una quota del 55%. Forte calo per le motorizzazioni diesel, che flettono del 9,2%, mentre aumentano la benzina (+5,8%) e le alimentazioni a basso impatto ambientale (+48,9%). Questo risultato del diesel significa anche una perdita di 4,3 p.p. (44,5% di quota) a vantaggio di benzina (al 51,5% con +3 p.p.) e alimentazioni a basso impatto al 4% di quota (+1,3 p.p.). Nel primo bimestre il saldo delle vendite rimane comunque positivo (+1,8%) con 257.679 unità. Per il 2017, infine, previsto un calo del 5% circa e 2.550.000 immatricolaizoni.
Francia - Febbraio non conferma l’ottima partenza di gennaio: -2,9%
A febbraio 2017 le immatricolazioni di auto in Francia sono state 161.874, in flessione del 2,9% rispetto a febbraio 2016. Il cumulato dei primi due mesi dell’anno, quindi, si porta a 314.920 unità (+3,2%) contro le 305.128 dello scorso anno. Dalla scomposizione del mercato per motorizzazione si evince, per il bimestre, un calo di quasi 5 p.p. rispetto a gennaio-febbraio 2016 per il diesel che, con 150.564 veicoli, scende al 47,8% di rappresentatività, incalzato dalla benzina al 46,5% e 146.581 immatricolazioni. Leggero aumento per le ibride, che raggiungono una quota del 4,2% con 13.093 vendite, e per le elettriche a 1,4% di quota e 4.513 veicoli. Oltre la metà delle vendite del bimestre, infine, è rappresentata dalle piccole (seppure in calo di 3 p.p. rispetto al 2015), il 27% dalle medie inferiori a vantaggio delle medie superiori (che crescono di 1 p.p. al 13%) e delle superiori e lusso a 6%. La stima per il 2017 di Global Insight è di circa 2.060.000 unità (+2,2%).
Spagna - Febbraio stabile (+0,2%) e sempre lontano dai livelli pre-crisi (-19% vs 2008)
Le 97.796 immatricolazioni di autovetture nuove registrate in Spagna a febbraio 2017 segnano un aumento dello 0,2% rispetto alle 97.649 del 2016. Le cause di questo risultato si collocano in primis nel leggero calo (-0,1% e 46.742 unità) delle vendite a privati, che rappresentano quasi la metà del mercato (47,8% di quota), mancando ormai un piano (come fu il Plan PIVE) che stimoli la domanda di questi ultimi a sostituire l’auto. La stagionalità della Settimana Santa, inoltre, ha causato la flessione nel canale dei noleggi, che hanno immatricolato nel mese 24.144 autovetture, calando del 9,2% rispetto allo scorso anno. Le società, dall’altro lato, hanno sostenuto le vendite del mercato con un incremento del 10,9% e 26.910 immatricolazioni. I primi due mesi dell’anno, quindi, si chiudono con 182.311 vendite di auto nuove, in crescita del 4,8%.
TAG: Europa, autovetture, immatricolazioni, febbraio, 2017