Il primo semestre chiude a -2,9% sul 2019, in flessione tutte le fasce di peso
Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il Centro Studi e Statistiche di UNRAE ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di giugno 2021 verso giugno 2019:
massa totale a terra |
giugno |
% variazione |
gen.-giu. |
% variazione |
||
2019 |
2021 |
2019 |
2021 |
|||
> 3,5 t |
3.231 |
2.130 |
-34,1 |
14.080 |
13.675 |
-2,9 |
da 3,51 a 6 t |
120 |
85 |
-29,2 |
604 |
390 |
-35,4 |
da 6,01 a 15,99 t |
470 |
325 |
-30,9 |
1.992 |
1.880 |
-5,6 |
> = 16 t |
2.641 |
1.720 |
-34,9 |
11.484 |
11.405 |
-0,7 |
Continua ininterrotta a doppia cifra la pesante caduta del mercato dei veicoli industriali con mtt fino a 6 t, che fa registrare -29,2% sul mese di giugno e -35,4% sul primo semestre del 2021 verso il 2019. Sono passati ormai in negativo costante anche i dati del comparto dei medi (tra 6 e 15,99 t) che nel mese di giugno perdono il 30,9% e nel semestre il 5,6% rispetto al 2019. Da segnalare i dati negativi del comparto dei pesanti, che a giugno cala a picco del 34,9% e porta il semestre in territorio negativo, a -0,7%.
Tutti i segmenti del mercato preso in considerazione registrano dunque il segno rosso nel consolidato del primo semestre 2021 sul 2019.
Come già ampiamente commentato dal Presidente della Sezione Veicoli Industriali, Paolo A. Starace, durante la Conferenza Stampa tenutasi ieri a Milano dal titolo: LA ROADMAP PER IL RILANCIO DEL TRASPORTO MERCI, “La transizione verso un sistema di trasporti completamente sostenibile è l’obiettivo desiderabile per il quale il nostro comparto dedica notevoli sforzi e investimenti, ma la diffusione dei motori elettrici, ibridi, a idrogeno e dei biocarburanti è ancora molto limitata per contribuire efficacemente agli obiettivi di decarbonizzazione. Allo scopo di accelerare la diffusione di queste motorizzazioni, nel breve periodo, è necessario prevedere misure di incentivazione per il ricambio dei mezzi più vetusti, anche con veicoli Euro VI di ultima generazione, in modo da ridurre notevolmente le emissioni di CO2 rispetto all’attuale parco, che conta ancora un 56% di veicoli ante Euro IV”.
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