Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche di UNRAE ha elaborato una stima del mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 t che indica, per i primi nove mesi del 2019, un calo del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2018 (11.026 unità immatricolate contro 11.766), ma con una caduta particolarmente grave a settembre, allorché si è registrato un -24,5% sul settembre del 2018 (674 unità contro 892).
“I dati che le elaborazioni statistiche ci indicano - commenta Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e allestimenti di UNRAE, l’Associazione delle Case estere - confermano un sentimento ormai diffuso tra gli operatori del settore circa la gravità che sta assumendo la mancanza di misure concrete a sostegno degli investimenti per il rinnovo del parco nel trasporto di merci”.
“Nonostante i ripetuti interventi - continua Mantella - fatti presso il Parlamento e il Governo per denunciare le difficoltà del settore - che si riflettono a cascata sulla produzione e il mercato dei veicoli - nonché avanzare suggerimenti per migliorare la situazione, seppure con le scarse risorse disponibili non facili da implementare, ogni anno l’avvio del periodo di finanziamento a valere sul fondo investimenti registra ritardi e confusioni.
Per il 2019 siamo ancora in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei Decreti relativi, e anche se pensiamo sia ormai prossima, va detto che il forte ritardo ha comunque compromesso il mercato, che non potrà recuperare gli ordini mancati nell’attesa”.
“Insieme con la lontananza della politica, dobbiamo purtroppo registrare anche le difficoltà della burocrazia, che tanto più sono sentite da chi opera in particolari settori del trasporto. Il nostro Gruppo in seno alla Sezione Veicoli Industriali di UNRAE - prosegue Mantella - associa anche aziende attive, per esempio, nella costruzione e distribuzione di veicoli allestiti per trasporti in regime di temperatura controllata, per i quali sono richieste procedure mirate, tanto per i collaudi quanto per l’emissione dei documenti di circolazione. L’attuale scarsità di risorse in cui versa l’Amministrazione competente sta provocando ritardi insostenibili nello svolgimento delle pratiche relative, tanto che comincia a risentirne anche la produzione, mentre i costruttori esteri tendono ad abbandonare il mercato italiano proprio a causa delle vischiosità burocratiche”.
“Infine - conclude Mantella - per quanto riguarda in particolare il comparto dei veicoli rimorchiati ed allestiti per trasporti specifici, si sente la mancanza di disposizioni normative tendenti a favorire il miglioramento delle condizioni del parco circolante, tanto per quanto riguarda la sicurezza e la qualità complessiva del trasporto, e quindi dell’ambiente, quanto per ciò che concerne la sicurezza della circolazione. Dobbiamo purtroppo insistere sul fatto che ancora troppi veicoli rimorchiati obsoleti e privi dei dispositivi di sicurezza oggi prescritti continuano a circolare sulle nostre strade”.
Roma, 21 ottobre 2019
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