Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche di UNRAE ha elaborato una stima del mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 t che per il 2018 indica una diminuzione del 3,7% rispetto al 2017 (con 15.520 unità immatricolate contro 16.118). Il mese di dicembre ha contribuito con una flessione del 15% (1.292 unità vendute contro 1.520).
“Che il mercato fosse in affanno - commenta Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, l’Associazione delle Case estere - lo avevamo capito fin dallo scorso mese di aprile, da quando cioè, mese su mese, i dati hanno continuato a scendere costantemente, arrivando a perdite a due cifre dallo scorso mese di settembre.
Il Ministero ha pubblicato i dati relativi all’annualità 2017 di finanziamento agli investimenti, dove sono stati ridotti del 13% i contributi destinati all’acquisto di rimorchi e semirimorchi a causa del superamento delle risorse disponibili.
Questa informazione conferma che la domanda potenziale di veicoli trainati esiste, ma evidentemente il sostegno al loro acquisto andrebbe reindirizzato in modo da poter essere utilizzato anche per i mezzi destinati al trasporto stradale, come andiamo ribadendo da qualche tempo”.
“Se i contributi per l’acquisto di veicoli trainati destinati all’intermodalità trovano tanto successo - prosegue Mantella - mentre il mercato complessivo dei rimorchi e semirimorchi rallenta, significa che le vendite stanno perdendo ritmo. In conseguenza, il parco non viene rinnovato sia per scarsità di risorse da parte delle aziende sia per l’incertezza delle prospettive di sviluppo. Tutto questo si traduce in riduzione della sicurezza sulle nostre strade e in perdita di affidabilità complessiva dell’autotrasporto italiano nei confronti della committenza”.
“UNRAE - conclude Mantella - continuerà a portare all’attenzione del decisore politico e dell’Amministrazione dello Stato la necessità di dare la maggior possibile attenzione al settore dei veicoli trainati e degli allestimenti destinati al trasporto di merci. Attenzione mirata a garantire una migliore conoscenza del settore stesso, nella prospettiva di affrontarne e risolverne il più rapidamente possibile i problemi che rallentano un significativo rinnovo del parco, inibendo l’entrata in circolazione delle più recenti tecnologie, destinate a garantire la massima possibile sicurezza attiva e passiva e un più importante contributo al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, che anche i veicoli rimorchiati di ultima generazione possono dare”.
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