Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato le stime relative all’andamento del mercato per il mese di maggio 2018.
I dati denunciano nel maggio 2018 un incremento delle immatricolazioni dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t del 2,1% rispetto a quelle registrate nel mese di maggio 2017 (2.120 unità contro 2.076). Il dato consolidato dei primi cinque mesi del 2018 si attesta su +15,6% rispetto ai primi cinque mesi del 2017 (11.480 unità contro 9.928).
Nel comparto dei veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore a 16t si è registrato un incremento dell’1,7% nel maggio 2018 rispetto allo stesso mese del 2017 (1.672 unità contro 1.644). Nel consolidato dei primi cinque mesi del 2018 l’incremento è stato del 18,1% (9.495 unità immatricolate contro 8.041).
“I dati che le stime ci restituiscono - ha commentato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche estere - ci indicano chiaramente che, finito il periodo di incentivazione, le immatricolazioni sono cadute in maggio rispetto al precedente mese di aprile. Tuttavia è sensazione comune che, nonostante la riconferma degli incentivi per l’anno in corso, il mercato cominci a scontare l’incertezza del clima politico.
Attendiamo comunque la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale di riparto delle risorse per investimenti 2018, affinché le Aziende di trasporto possano cominciare a presentare le domande relative”.
L’UNRAE sta aggiornando il proprio Position Paper per illustrare ai nuovi responsabili dell’Amministrazione dei Trasporti e ai membri del nuovo Parlamento istituzionalmente competenti le proprie opinioni in merito alle politiche dell’autotrasporto che determinano ricadute sul mercato dei veicoli industriali.
“Abbiamo sentito - ha sottolineato Franco Fenoglio - il Ministro Toninelli dichiarare che i progetti nel settore saranno valutati in base al rapporto costi/benefici. A questo proposito vorremmo ricordare a tutti che la mancanza di indicazioni certe sugli sviluppi che potranno riguardare il settore dei trasporti rischia di bloccare qualsiasi volontà di avviare progetti di sviluppo, con conseguenti difficoltà per le Aziende.
Ci auguriamo, quindi, che sarà presa in adeguata considerazione la necessità di programmare una politica dei trasporti che non sia disgiunta da quella industriale, al fine di garantire a tutti i settori della produzione e dei servizi la possibilità di sviluppare concrete strategie di crescita”.