Sui dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE ha formulato per il mese di novembre 2016 una stima del mercato italiano dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5t in crescita del 67,9% rispetto al novembre del 2015, con 2.250 veicoli contro 1.340.
I primi 11 mesi del 2016 hanno registrato una crescita del 43,1% sul totale delle immatricolazioni, che raggiungono le 20.113 unità, rispetto alle 14.051 dello stesso periodo del 2015.
Per i veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore alle 16t, a novembre 2016 si è registrato un incremento del 69,4% rispetto a novembre 2015, con 1.750 unità immatricolate contro 1.033.
Nei primi 11 mesi dell’anno, con le 15.560 unità immatricolate rispetto alle 11.007 del 2015, l’incremento è stato del 41,4%.
“Il trend attuale - ha dichiarato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE - proietta una chiusura del mercato 2016 di oltre 21.000 veicoli con massa totale a terra superiore alle 3,5 t e sopra le 16.500 unità per i più pesanti (≥16 t)”.
La confermata disponibilità di fondi per sostenere gli investimenti delle imprese di autotrasporto nell’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e destinati al traffico intermodale ha contribuito alla decisione di molti imprenditori di avviare il rinnovamento del parco, reso sempre più urgente dalla obsolescenza dei veicoli a fronte di pressanti richieste di maggior sostenibilità ambientale, che si coniugano con l’esigenza di incrementare l’economicità di esercizio anche attraverso minori consumi di carburante e miglior gestione dei mezzi.
Circa quest’ultimo aspetto, Franco Fenoglio è tornato sul tema della qualificazione professionale dei conducenti. “Mentre lavoriamo alacremente per dare al sistema trasportistico italiano una maggiore forza competitiva e una crescente capacità di attrarre trasporto, siamo preoccupati dalle recenti notizie che ci arrivano dal mondo del lavoro nell’autotrasporto: l’incremento dell’incidentalità stradale che coinvolge veicoli pesanti è stato ultimamente confrontato con le condizioni dei conducenti dei veicoli coinvolti, ricavandone informazioni allarmanti circa il mancato rispetto dei tempi di guida e riposo e contemporanee contravvenzioni alle norme della circolazione.”
Alcuni dati diffusi recentemente dalla Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro denunciano, inoltre, una elevata irregolarità nel settore, vicina al 71% degli accertamenti effettuati. Particolarmente alta la percentuale di somministrazioni irregolari accertate, pari al 25%.
“Tutto questo ci convince ad insistere - ha concluso Fenoglio - sulla importanza di promuovere immediatamente ogni azione che favorisca il recupero e la formazione di conducenti italiani, giovani in particolare, mentre ci uniamo alle Associazioni dell’autotrasporto per chiedere più diffusi e severi controlli sulle nostre strade”.