Primo trimestre dell’anno in controtendenza rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per il mercato dell’auto (+5,8%) e questo potrebbe essere sufficiente a creare dell’ottimismo superficiale.
La lettura attenta dei numeri dà, invece, due indicazioni: il primo fenomeno che si legge sul mercato è l’incremento di quota delle vendite a società di noleggio perché, le rent a car si sono trovate con un parco insufficiente - visti i tagli dello scorso anno - e con una maggior domanda stagionale, mentre sul lungo termine c’è stata un’esigenza di rinnovo, che le ha spinte ad accelerare gli approvvigionamenti. Il fenomeno più importante è però la componente privati che resta stagnante, con una perdita di rappresentatività.La domanda delle famiglie, infatti, la vera cartina di tornasole dello stato di salute del mercato, nei tre mesi trascorsi è sostanzialmente in linea con lo scorso anno (236.050 unità rispetto alle 236.310, -0,1%) e questo, in un mercato in leggera crescita, vuol dire che la quota dei cittadini che sostituiscono la propria auto sta ancora calando, con impatto inevitabile sull’attività delle Concessionarie, sul livello delle emissioni e sulla sicurezza del parco circolante. Nel solo mese di marzo, inoltre, con il 58% di quota le vendite a privati hanno raggiunto il valore più basso della storia!
“L’analisi dei dati di mercato – ha commentato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione dei Costruttori esteri in Italia - conferma che per le famiglie italiane la mobilità individuale è ancora un bene eccessivamente oneroso sia dal punto di vista dell’utilizzo che da quello fiscale. Pur considerando favorevolmente le azioni messe finora in atto dal nuovo Governo, UNRAE chiede maggiore attenzione per il settore automotive e che, al riguardo, vengano prese in considerazione le proposte fatte per il suo rilancio, quali la possibilità di portare in deduzione dalla dichiarazione dei redditi parte dei costi di acquisto di un’auto nuova, esattamente come è consentito fare per l’acquisto della casa. E’ difficile comprendere – prosegue Nordio - come il secondo bene più importante nella vita delle persone debba avere un trattamento così diverso”.
Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel complesso le vendite di marzo hanno raggiungo le 139.337 unità, in crescita del 5% rispetto alle 132.753 del marzo 2013, mentre il trimestre archivia una crescita del 5,8%, grazie alle 376.519 unità rispetto alle 355.818 auto vendute nel gennaio-marzo 2013.
Anche dalla raccolta contratti i risultati di marzo, secondo un primo scambio di informazioni fra UNRAE ed ANFIA, indicano un volume in linea con le immatricolazioni, che sfiora le 140.000 unità, in crescita dell’8%. Sul cumulato l’incremento si avvicina all’11%, con circa 385.000 unità complessive.
La performance del noleggio, come anticipato, ha determinato i risultati complessivi del mercato. In marzo l’incremento è stato del 31,7% a 37.625 immatricolazioni e una quota in crescita di 5,5 punti percentuali, raggiungendo il 26,9% del totale (+30,2% in volume nel 1° trimestre). Le società nel mese sono cresciute del 4,6%, in linea con l’aumento del trimestre, confermando sostanzialmente la propria quota sia in marzo che nel cumulato. Gli acquisti dei privati, prima descritti, nel solo mese di marzo sono calati del 3,8% a 81.202 immatricolazioni, riducendo di oltre 5 punti la propria quota sul totale, portandosi al 58%.
Sul fronte delle alimentazioni, nel mese evidenziano andamenti migliori del mercato le vetture diesel, in crescita intorno al 10% sia nel mese sia nel trimestre, le ibride e le elettriche (rispettivamente a +47,4% e +266,7% in marzo), stabile la benzina, mentre flettono in volume e quota GPL e metano.
L’ottimo andamento del noleggio ha determinato anche i risultati delle vendite per area geografica, con una crescita in marzo del 19,2% del Nord-Est (+18,6% in gennaio-marzo), con una quota che sfiora il 37% del totale, in crescita di oltre 4 punti percentuali, area dove si concentrano molte immatricolazioni delle società di noleggio, data la convenienza fiscale che si può ottenere nelle Province a Statuto speciale.
A conclusione dell’analisi del mercato, dal canto loro i passaggi di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei al concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno segnato una flessione del 2,3% a 366.276 unità. In leggero calo il cumulato del 1° trimestre dell’anno (-0,8%) a 1.079.568 passaggi di proprietà.
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