Tra i 5 Grandi mercati, solo UK in controtendenza (+5,3%). Il mercato europeo scende sotto i 13 milioni di vetture, un milione in meno rispetto all’anno scorso - secondo i dati diffusi oggi dall’ACEA - tuttavia, nonostante la crescita positiva di 9 tra i mercati più piccoli, i 5 Major Markets mantengono sostanzialmente invariato, rispetto allo scorso anno, il loro peso cumulato attorno al 73%, segno che la crisi dell’auto in Europa è davvero generalizzata.
Nell’anno, infatti, il mercato dei 27 + l’Efta ha segnato un calo del 7,8% a 12.527.912 autovetture vendute, mentre nel solo dicembre la flessione è stata del 16%, segno che le difficoltà generali si traducono in sofferenza nelle vendite, in particolare in Spagna (-13,4% nell’anno), Francia (-13,9%) e Italia (-19,9%), che è quartultima nella classifica dei losers, appena davanti a Cipro, Portogallo e Grecia.
“I Paesi che stanno attraversando una crisi importante – afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia - avranno da affrontare il tema del rilancio dei consumi e della diminuzione del peso fiscale sulle famiglie. In particolare, l’Italia deve confidare che il quadro politico che uscirà dalle prossime elezioni possa realizzare quegli interventi necessari a sostenere una migliore propensione verso il ricambio del parco circolante più datato, l’accesso al credito per famiglie ed imprese, la fiscalità sulle auto aziendali e il sistema delle tassazioni”.
Germania – Confermate le stime degli operatori, mercato a 3.082.500 immatricolazioni
Le immatricolazioni di autovetture sul mercato tedesco hanno confermato le ultime stime degli operatori, raggiungendo le 3.082.504 unità, in flessione del 2,9% rispetto ai 3.173.634 del 2011. Mentre il mercato aveva tenuto fino ad agosto, l’ultimo quadrimestre dell’anno ha mostrato chiaramente come l’auto tedesca sia entrata in una fase di stagnazione, il solo mese di dicembre – infatti – ha registrato una perdita del 16,4% e 204.331 unità. Nell’anno le immatricolazioni a persone fisiche sono scese di 5 punti percentuali di quota, al 38% del totale. Parallelamente, è cambiata la struttura del mercato tedesco, con una forte crescita delle city car (+20%), anche grazie al lancio di nuovi importanti modelli. Sul fronte delle alimentazioni, si è ridotta la rappresentatività del diesel (al 50,5%) a favore della benzina (48,2% di quota). Le Associazioni di categoria non disperano e ritengono che la stabilità economica del Paese, caratterizzato da migliorata situazione del mercato del lavoro e basso tasso di inflazione, possa confermarsi anche per il 2013. Con questo scenario il mercato auto dovrebbe raggiungere e superare il livello dei 3.000.000 di vetture vendute anche nell’anno appena iniziato.
Gran Bretagna – il mercato supera i 2.000.000 di vetture, il miglior risultato dal 2008
Il Regno Unito chiude l’anno confermandosi l’unico dei 5 grandi mercati in crescita, raggiungendo le 2.044.609 immatricolazioni, il livello più alto dall’inizio della recessione nel 2008. La crescita rispetto alle 1.941.253 vetture vendute nell’anno precedente si attesta al 5,3%, anch’essa la più elevata dal 2001. Ciò è il risultato di una forte domanda delle famiglie, attirata da importanti offerte promozionali e da una certa stabilità economica del Paese. La crescita degli acquisti dei privati è stata, infatti, del 12,9% a 929.440 unità, al 45,5% di quota, in crescita di circa 3 punti percentuali.
Ciò ha determinato un incremento nelle vendite dei segmenti delle city car (+54,2% nell’anno) e delle utilitarie (+5,6%). Le motorizzazioni diesel, inoltre, hanno toccato un nuovo record, raggiungendo una rappresentatività sul mercato del 50,8%. In merito alle prospettive 2013, la SMMT – che diffonderà le stime a fine gennaio – ha anticipato un andamento in linea con i risultati 2012. Alcuni operatori, invece, date le incertezze dello scenario macroeconomico, stimano per il mercato auto una leggera flessione intorno al 3%.
Francia – le immatricolazioni sfiorano 1.900.000, in calo del 13,9%
In forte declino il mercato francese che, nell’intero anno 2012, ha evidenziato una perdita del 13,9% a poco meno di 1.900.000 unità (1.898.760, con il solo dicembre in calo del 14,6%). Le ragioni di tale andamento sono essenzialmente due: in primo luogo, il 2012 è stato il primo anno pieno non interessato dagli incentivi alla rottamazione, che avevano sostenuto il mercato negli anni precedenti, dall’altro lato, il mercato non è stato aiutato dalla situazione economica generale, caratterizzata da tre trimestri consecutivi di stagnazione. In flessione – infatti - gli acquisti delle famiglie, che si fermano al 56,7% di quota, mentre sul fronte delle motorizzazioni, leggera crescita del diesel, che si posiziona al 73% del totale, e delle motorizzazioni elettriche ed ibride, grazie agli incentivi messi in campo dal Governo francese con l’obiettivo di portare il Paese alla leadership in questo campo. La CCFA (l’Associazione dei Costruttori) stima per l’anno 2013 un’ulteriore contrazione di circa 2 punti percentuali, mentre secondo la Global Insight il mercato si posizionerà intorno a 1.810.000 unità, in calo del 4,5% sul 2012.
Spagna – utilizzato più dell’80% del Fondo incentivi, il mercato raggiunge le 700.000 unità
Il piano di incentivi alla rottamazione, introdotto a metà ottobre, ha generato gli effetti sperati, consentendo alle immatricolazioni dell’anno di raggiungere le 699.589 unità, in calo del 13,4%. Già a fine dicembre 65.000 operazioni sono state realizzate con l’utilizzo del Fondo, già impiegato per l’80% e previsto in esaurimento già prima della scadenza di marzo. Considerati i risultati già raggiunti e vista la stagnazione economica che dovrebbe interessare il Paese fino alla fine dell’anno, tutte le Associazioni di categoria hanno sollecitato un rinnovo e continuità del Piano, a beneficio dell’ambiente, della sicurezza, del recupero dei consumi e della fiducia dei consumatori. Nell’intero anno gli acquisti delle famiglie sono scesi del 12,9% a 337.948 unità totali, mentre le società sono calate del 19,4% (224.980 immatricolazioni), il noleggio ha tenuto, evidenziando una flessione del 3,2% (136.661 unità). Senza il rinnovo degli interventi a sostegno, secondo gli operatori, il mercato del prossimo anno, potrebbe attestarsi ad un livello leggermente inferiore all’anno appena trascorso.
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